Foto dell'escursione sociale a
Santeramo in Colle, 22-24 Maggio 2015
l’escursione botanica del gruppo pugliese si è svolta come previsto tra il 22 ed il 24 Maggio, con una buona partecipazione. Gli appassionati botanici Angelo Margherita, sua moglie Francesca e Angelo Passalacqua, con escursioni brevi e mirate, ci hanno guidati in alcuni luoghi della Murgia nei pressi di Santeramo. Gli ambienti visitati hanno un elevato valore naturalistico, archeologico e sociale. Abbiamo potuto apprezzare il paesaggio delle Quite (quote di parcellizzazione agraria), ex coltivi recintati da muri a secco assimilabili a “Giardini di pietra”, ora colonizzati da pseudosteppe a Stipa austroitalica Martinovsky (specie prioritaria segnalata negli allegati della Direttiva 92/43/CEE). Numerose le emergenze floristiche rilevate lungo il percorso, come la Santoregia montana, la salvia argentata (Salvia argentea), il timo spinosetto (Thymus spinulosus), il finocchiaccio (Ferula communis) e la firrastina comune (Ferula garganica).
I segni dell’antica civiltà contadina del luogo sono ancora leggibili nei tratturi, nelle nicchie in pietra nei sistemi di raccolta delle acque piovane, nelle piccole tombe sparse qua e là e nei luoghi di culto.
Anche la visita del centro storico di Santeramo ci ha portato tra vicoli e stradine ordinate, nelle quali la disposizione delle abitazioni testimonia una convivenza del vicinato ancora stretta.
Interessante e preziosa è stata la testimonianza raccolta dal Sig. Passalcqua che ci ha guidato attraverso i campi catalogo che ha realizzato nella sua campagna tra collezioni di varietà di leguminose, di cerealicole, di orticole e di fruttiferi a grave rischio di abbandono e di erosione genetica. Il Sig. Passalacqua ha allestito per noi anche una mostra di semi e frutti; per ciascun campione, ha illustrato i caratteri botanici e agronomici ma anche usi e tradizioni che riportavano a collegamenti socio-economici con la vicina Basilicata o con il resto della Puglia. La sua collaborazione all’organizzazione dell’escursione era stata richiesta perché le sue argomentazioni si collegano al tema fondamentale dell’alimentazione e dei sistemi produttivi, partendo dalla Conservazione della Natura, dal rispetto delle buone pratiche agricole e del paesaggio rurale. In effetti, le valenze naturalistiche del territorio di Santeramo sono disseminate e relegate ai bordi dei coltivi, dei canali di raccolta delle acque, nei residui lembi di vegetazione boschiva che ancora conserva un elevato numero di specie appartenenti al genere Quercus. In questo scenario è stato possibile osservare altre valenze botaniche come il mandorlo selvatico (Prunus webbii), l’euforbia cespugliosa (Euphorbia characias subsp wulfenii) ed il terebinto (Pistacia terebinthus)
Chi ha partecipato non esiti a inviarci una selezione delle sue foto per poterle condividere su questa pagina.